Nel febbraio 2020 il mondo è stato catapultato in una realtà  fantascientifica: la diffusione repentina e ampia del virus Covid-19 si è riversata con effetti dirompenti sul tessuto economico e sociale, mettendo le organizzazioni di fronte a una serie impressionante di nuove sfide.  

Se da un lato la contingenza ha sicuramente accelerato processi di innovazione già in atto nel mondo del lavoro e ha forzato alcune convinzioni consolidate, dall’altro il cambiamento innescato ad alcuni è parso “momentaneo e precario”, alimentando l’illusione di una inversione di tendenza che possa condurre alla “normalità” pre-pandemica. 

Ma, anche se sembra che il percorso verso la sconfitta del virus stia procedendo a passi abbastanza rapidi, un ritorno ai precedenti modelli non è ipotizzabile: occorre  inquadrare le azioni che le aziende intraprenderanno nei prossimi mesi come parte di un processo a lungo termine, che difficilmente approderà ad un “new normal” quanto piuttosto ad alternarsi di “next normal” a cui adeguarsi rapidamente. 

Questo assunto fa da guida alle conversazioni #PeopleCaring, che si pongono l’obiettivo di identificare gli ambiti prioritari di intervento affinché l’evoluzione diventi sistemica, trasformandosi in un turning point strategico.   

La pandemia ha dato un enorme impulso all’introduzione di strumenti e piattaforme per collaborare in modo più intelligente, tuttavia la situazione in cui versano le organizzazioni in rapporto alla tecnologia non deve essere idealizzata. Il paradosso che è emerso con il lavoro a distanza è il seguente: di fronte a nuove dinamiche di coinvolgimento e collaborazione, le persone sono connesse ma allo stesso tempo isolate. E la pletora di soluzioni tecnologiche disponibili non manca di creare perplessità e dubbi… Quali linee guida d’azione adottare in queste circostanze?

È tempo di superare la logica dei silos una volta per tutte: occorre puntare sulla qualità degli strumenti tecnologici, avendo cura di integrarli in uno spazio digitale che tenga insieme le persone, creando un’esperienza in grado di avvicinare nonostante le distanze. Per garantire una digitalizzazione trasversale serve una strategia di alfabetizzazione digitale che accompagni l’introduzione delle tecnologie coinvolgendo tutti i dipendenti. Di fronte al trasferimento di un numero crescente di attività dal mondo fisico a quello digitale si è anche inevitabilmente più vulnerabili e per questo, accanto alla formazione, occorre sviluppare anche una nuova sensibilità e un approccio consolidato alla cybersecurity in grado di garantire la privacy, la continuità operativa, la compliance e la resilienza di tutti i processi aziendali.

Approfondiamo meglio queste importanti tematiche con il contributo di Silvia Candiani, Country General Manager Microsoft Italia; Demetrio Migliorati, Head of Innovation di Banca Mediolanum; Aurelio Mora, CIO & Head of Security presso DHL e Giangaddo Prati, Chief Financial Officer and Chief Information Officer di Barilla.

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L'intelligenza collaborativa. Verso la social organization

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Il libro spiega come trasformare una organizzazione tradizionale in una social organization, fondata su processi orizzontali, community e strumenti di lavoro collaborativo. La Prima Parte descrive le fasi del passaggio strategico a modelli di management 4.0. La Seconda mostra l'evoluzione della funzione HR per adeguarsi alle logiche del lavoro collaborativo.Nella Terza sono presentati i principi  sui quali edificare i nuovi comportamenti diffusi. Ogni capitolo propone la testimonianza di Top Manager di realtà che hanno  anticipato il cambiamento. 
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Ariminum Circus

cop_minghettiAriminum Circus Stagione 1: a marzo in libreria. Dopo la Menzione dell’opera completa (senza illustrazioni) assegnata nel 2022 “per la costruzione audacemente sperimentale di un romanzo ibrido, insieme lisergico e filosofico, volto a restituire la deflagrazione della contemporaneità”, la Giuria della XXXVI edizione del Premio Calvino ha inserito la nuova versione illustrata della Prima Stagione di Ariminum Circus nella lista dei “30 gloriosi” del 2023, con la seguente motivazione: “per l’impeccabile scrittura intessuta di infiniti echi culturali che mira a comporre, con l’accompagnamento di splendide illustrazioni, un vorticoso manuale di letteratura futuribile”. 
 
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