On stage

Me lo raccontò tre giorni dopo, quando ci vedemmo al Mocambo per quel famoso aperitivo.

Eravamo seduti a uno dei tavolini nel retro.

Miranda: “Arrivata in fondo al sontuoso cortile del castello eretto su una ripidissima scogliera battuta dalle acque di un mare più tempestoso e profondo degli abissi del tempo, l’uscio a vetri si aprì. Ariel, receptionist leggiadra come uno spirito guida, mi fece strada lungo un corridoio ampio e lunghissimo, piastrellato in oro. Sulle pareti tridimensionali a cristalli liquidi erano fedelmente riprodotte le viste di antiche acropoli greche ricche di templi e anfiteatri, terme romane con ville e giardini esotici, piramidi egizie e città d’arte tra le più belle del mondo.

Fui condotta nella stanza che mi avevano assegnato per il mio periodo di stage. Lo stile era ancora quello del corridoio, con bellissime piante. Sfiorai il Falco Maltese, marchio di Odara, sul desktop touch-screen della scrivania. L’oscuro uccello si alzò in volo e si dissolse insieme allo slogan della Compagnia, “Occorrono molte vite per farne una!”, dopo aver visualizzato i file di Prosperus, il corso on-line di introduzione all’azienda.

Appresi che quella particolare società della Divisione HQLE (High Quality Life and Environment) di Odara è specializzata nella realizzazione e gestione di Uffici di Estetica per le imprese certificate. Gli Uffici HQLE, con il frenetico andirivieni che li anima a tutte le ore, sono attivi laboratori per la realizzazione di esthetics: concerti, festival, simposi nelle più suggestive località del mondo, rappresentazioni teatrali, giochi d’acqua, fuochi d’artificio, numeri acrobatici e di prestidigitazione, cineforum, corsi di scrittura creativa attraverso blog dedicati, reading di poesia manageriale, comiche per la business TV, dibattiti di filosofia tecnoetica, simulazioni di teoria dei giochi attraverso tornei di scacchi on-line, brainstorming per la generazione di soluzioni immaginarie a problemi improbabili: tutto quanto fa spettacolo al servizio del mantenimento degli standard HQLE.

Vi lavorano addetti in contatto continuo con artisti, intellettuali, uomini ingegnosi di svariata provenienza e ispirazione. Ma, benché dunque la Divisione HQLE di Odara sia pulsante di vita, essa non esiste. O, meglio, esiste in una comunità parallela. Non c’è ma esiste perché, anche se, come accade con i pensieri, non ne puoi vedere la struttura nel mondo reale, è qui che i suoi effetti si dispiegano. Come i pensieri, materializza accadimenti, scene, situazioni. Quindi c’è.”

La ascoltavo rapito dal suo sguardo così nuovo acceso sul mondo. Qualcosa mi si risvegliava dentro. Come i ricordi della mia missione a Odara, che riaffioravano vividi. Gli uffici HQLE… Dagli uffici HQLE partono iniziative e vi convergono richieste o reclami. Alle prime segnalazioni di squilibrio si attivano per ripristinare la configurazione garantita dalla Carta dei Principi d’Impresa che le organizzazioni devono adottare per soddisfare i requisiti HQLE. Ogni Ufficio dialoga continuamente con tutti i livelli della realtà in cui è inserito, ma risponde al Direttore della Produzione della Società cliente, da quando la Risorsa Estetica è stata catalogata dal legislatore come prima voce del bilancio, in quanto non solo è un valore in sé, ma indirizza la creazione, in media, del 90% dell’intero valore aziendale.

Sam (professionale): “E poi ogni singolo Ufficio HQLE è del tutto virtuale, per quanto in continuo contatto con l’azienda reale via Intranet. In questo contatto la plasma, ne modifica le strutture portanti: atteggiamenti, percezioni, mentalità, memoria individuale e collettiva. Fino a quando l’azienda non ricorda nulla della sua infanzia se non in maniera confusa, vaga, imprecisa. Il team dedicato HQLE allora le narra la sua storia, ricostruisce i suoi ricordi, stabilisce il suo passato traendolo da tutti i passati possibili, definendo qual è quello vero. Un insieme di procedimenti rituali e spettacolari: una rappresentazione simbolica che non rappresenta ma è la vita totale”.

Miranda (sospirando): “Odara è fatta della stessa materia dei sogni. Fortunato chi ci lavorerà, pensavo malinconica, sapendo che dopo tre mesi lo stage sarebbe finito e un nuovo neolaureato avrebbe preso, per lo stesso breve lasso di tempo, il mio posto. E che, dovunque fossi stata successivamente assunta, a tempo debito, il competente Ufficio HQLE avrebbe cancellato questo ricordo felice, chiudendolo in qualche sarcofago mentale e sotterrandolo nelle viscere dell’inconscio, per sostituirlo con un simulacro più utile allo sviluppo del mio curriculum”.

Paradiso

Odara è diventata una vera miniera d’oro. Le sue azioni volano alte come le rondini sul Nasdaq.

Ogni mattina, centinaia di giovani, provenienti dalle migliori università dei più remoti Paesi del mondo, si radunano sull’erba del luminoso parco dei suoi headquarters nella speranza di essere selezionati, di potere sostenere un colloquio d’assunzione, di entrare a far parte dell’azienda più ricca del mondo.

Seduti ai piedi delle rosse macchie fiorite dei flamboiant, i ragazzi scrutano il palazzo d’avorio. Attendono pazientemente l’apertura dei battenti del maestoso portale.

Trascorrono ore in attesa dell’arrivo delle cinque Vergini degli Angeli. Le aspettano ancora e ancora, senza saper mai quanto.

Finché d’un tratto è il momento. Il ritmo coinvolgente dei tamburi degli Olodum scuote i cuori.

Il portale si schiude, eccole.

Scendono con grazia la scalinata in marmo a piedi scalzi, avvolte in candide vesti di lino.

A passi leggeri raggiungono il prato, fresche come verdi germogli e pronte per il raccolto quotidiano.

Le cinque vergini col sorriso puro e la pelle di pesca attraversano raggianti la folla agitata degli esaminandi, danzando seducenti, castissime eppure sottilmente lussuriose, tra i loro sospiri. Piene d’energia gentile, incrociano con occhi neri e vivaci gli sguardi ammirati dei giovani misurando con cura i tratti dell’anima.

Solo cinque candidati saranno degni dell’inchino delle Iabas. Solo cinque candidati verranno presi per mano dalle bellissime e condotti oltre la porta d’avorio di Odara. Uno per ogni continente della terra.

Ogni giorno Odara assume cinque nuovi impiegati. Talenti indiscussi, cuori grandi e sereni come il cielo bahaiano. In seguito a un accurato percorso formativo i giovani prescelti diventeranno Angeli Guida.

Il loro compito sarà meraviglioso e terribile. Veglieranno con i loro Avatar sulle scelte, le ansie e le gioie di cinque dei dieci milioni di clienti esclusivi di Odara – il più grande Spiritual Web Concierge Provider del mondo – specializzato nel fornire sostentamento spirituale e conforto a chi ha molto denaro e tuttavia si sente irrimediabilmente afflitto da una solitudine divorante. A chi passa notti insonni navigando in rete. A chi si sente pronto a sottoscrivere un abbonamento da 2.000 dollari al mese pur di scambiare sogni e angosce con un fantasma amico.

Axè.

Tratto da Le Aziende InVisibili, pp. 33-34 e 138-139.

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