La crisi economica attuale e l’avvento di un modello conversazionale focalizzato sul social networking che regola i rapporti fra le persone e fra queste e il mercato coincidono con il collasso di un modello cognitivo, prima ancora che gestionale, che nelle imprese odierne è ancora largamente ispirato ai canoni tradizionali del taylorismo e del fordismo. Ovvero a quello Scientific Management, i cui riferimenti sono:
Il modello cognitivo sottostante è sintetizzabile nei seguenti principi:
L’alternativa allo Scientific Management è lo Humanistic Management. Radicato nel grande patrimonio umanistico e rinascimentale della cultura italiana e europea, lo Humanistic Management si può definire attraverso questi tratti essenziali:
Lo strumento principale di cui si avvale è l’apertura verso ambiti che l’impresa ‘scientifica’ ha sempre considerato a sé estranei – il gioco, la filosofia, la poesia, il cinema, il teatro – ma anche alle nuove frontiere dischiuse dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, dal networking multimediale, dalla business television.
L’illustrazione di Luigi Serafini è tratta da Le Aziende InVisibili, di Marco Minghetti & The Living Mutants Society, Libri Scheiwiller, 2008.
Le parole chiave dello Humanistic Management
I testi dello Humanistic Management
I progetti dello Humanistic Management
Il corso di Humanistic Management
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