
Le variazioni impermanenti
«Perché dovrei fare questo ennesimo quiz? Non bastavano i primi sette?» Questa potrebbe essere la domanda posta da chi si trova ad affrontare il nuovo capitolo del percorso Che Pop Manager sei?, dedicato al profilo Pratico/Pratica.
La risposta breve? Perché viviamo in un tempo in cui serve più che mai allenarsi alla complessità.
La risposta articolata? Proviamo a costruirla insieme.
Come abbiamo visto fin dal Prolegomeno 1, il Pop management affonda le proprie radici nel Manifesto dello Humanistic Management,costituito da 15 variazioni impermanenti, che possiamo suddividere in tre aree: narrativo-culturali, relazionali, simbolico-organizzative. Sono le coordinate mobili entro cui si muove oggi ogni organizzazione. Ma attenzione: non si tratta di una tassonomia teorica, bensì di soglie esperienziali che ridefiniscono il modo di lavorare, relazionarsi, decidere, innovare.
Il test si concentra su 10 di queste Variazioni. A fare da bussola in questo scenario è il Pop Management, inteso come linguaggio operativo, capace di tradurre i principi dello Humanistic Management (senso, relazione, narrazione, responsabilità) in pratiche accessibili.
Il profilo popmanageriale Pratico/Pratica è proprio quello di chi non teorizza la partecipazione: la mette in scena. Non dichiara la centralità della persona: la abita. Non disegna mappature astratte: costruisce esperienze sensibili, condivise, agite.






